Nell’autunno del 2021 il capitano Kirk di Star Trek, o meglio, del suo novantenne interprete William Shatner, è stato per una volta veramente nello spazio, diventando così l’uomo più anziano della storia ad averlo fatto. Certo, si è trattato soltanto di un “tour spaziale per turisti” di una decina di minuti, ma tant’è.

I colossi Amazon di Jeff Bezos e Space X di Elon Musk stanno investendo fortune per poter rendere possibile questo genere di appuntamenti. Insomma, la prospettiva si sta lentamente spostando oltre il nostro pianeta, che comunque -come tutti sappiamo- non versa in buonissime condizioni in quanto a inquinamento e temperatura. La cultura seguirà anch’essa questo trend “spaziale”, oppure no?

È una domanda difficile, ma sicuramente va detto: da una parte la narrativa di ambito fantascientifico è sempre stata molto più avanti rispetto alla scienza; dall’altra la scienza e la tecnologia hanno fatto passi da giganti rispetto a pochi decenni fa proprio perché spesso si sono ispirate a idee presenti in lavori di fantascienza. Nell’autunno 2021 abbiamo visto nelle sale un film chiamato Dune, alla cui base c’è la velocità cosiddetta “superluminale”: che sia la prossima barriera da superare nel mondo reale?

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